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Se fossi il Papa probabilmente sarei in difficoltà nello scegliere per quale eresia mettermi al rogo. Magari mi sarà passata per buona quella di usare una macchina digitale per le mie f.oto. Solo un anno fa era considerata dai F.otografi un abominio. Nikon ha cominciato a fare una spietata pubblicità alla coolpix e questo sta probabilmente segnando l'inizio della nuova era.
Ma a parte questa modesta consolazione mi sono reso conto di essere di fori anche in altri campi.

Un eretico a nudo
di un Anonimo naturista itinerante

Diteni al Papa che io ci metto tutta la buona volontà ad inserirmi stabilmente in una qualche religione ma in questo la mia vita è una sequela di fallimenti perchè appena cerco di inquadrarmi e vedermi dentro le linee ben definite di una tradizione consolidata mi accorgo di essere sfocato, con i contorni frammentati come visto da un astigmatico e scivolo fuori dagli schemi.

Peo, peccato, era una bellissima foto del mio bimbo quando era piccolo, è stata eliminata perchè troppo cercata attraverso Google e non mi piaceva

1° fallimento la religione cattolica alcune vicende personali e sane letture mi hanno convinto che non ero adatto e sono felicemente agnostico all'opposizione.
2° fallimento ho provato con le canoe e mi sono trovato felice su un sit-on-top ma certamente almeno in Italia decisamente fuori dal coro in un mondo di sit-insiders..
3° fallimento Ora mi rendo conto di essere allegramente eretico anche come naturista. Vale la pena di fare la mia storia come naturista che parte nel 71 72. quando presi casa all'Elba e degli amici mi portarono a trovare altri alla mitica scogliera di Seccheto, la cosa mi garbò e per un paio di anni facemmo n*turismo specialmente su Capo Stella vicino a Lacona. Bei tempi, erimo giovini, ma poi la moda tramontò un pochino, le consorti cominciarono a vedersi la cellulite (non ai miei occhi) e rimasi solo. Chi ha provato a fare il bagno n.udo e sentirsi libero con il sole e l'aria sulla pelle non ci rinuncia facilmente. Cresciuta la prole ho sviluppato una certa insofferenza per la vita di spiaggia ed ho provato ad andare nelle zone n.udiste. Di male in peggio, le aree a disposizione sono limitate, non riesco a stare fermo per più di venti minuti e non posso sempre nuotare nelle mezze stagioni con l'acqua gelata.
Mi sento costretto e conculcato quando devo dividere uno scoglio con altre 5 persone anche se sono n.ude ed il mio ideale rimane ad esempio questa "Cote sauvage" in Francia sull'Atlantico che purtroppo non è proprio dietro l'angolo.
Un tentativo di iscrizione ad una associazione anche solo per compagnia è abortito anche prima di essere rifiutato.
Potrei anche sbagliarmi ma nei requisiti era allora assolutamente necessario se maschi avere famiglia al seguito. Per superare queste forche caudine ho chiesto alla locale sede della benemerita un certificato di autentica fede naturista ma si è rifiutata di fornirlo e così ho soprasseduto.
Alla fine ho però trovato la soluzione abbinando la mia voglia di camminare e correre a quella di stare n.udo. Nelle località turistiche specie marine basta allontanarsi di 200 metri dal mare per passare da 2 bagnanti/mq a 0,01 umani/kmq.
Ottimo ed abbondante... basta una carta dei sentieri, una certa tolleranza al caldo, la voglia di esplorare quelli non segnati., ormai conosco tutta la zona come le mie tasche. e sono sempre correttamente abbronzato.
Continuo ancora ad andare agli scogli di Seccheto ma ormai arrivo solo alle cinque magari scendendo dal monte, mi tuffo, faccio una bella nuotata fuori dalla riserva, mi asciugo, saluto gli amici e vado via.
Mi dispiace solo non avere un orto, deve essere una attività magnifica per un naturista.
L'altra cosa che mi ha salvato è stato l'acquisto di due canoe sit-on-top che contrariamente ai kayak normali sono n.udiste e non prevedono gonnellini paraspruzzi.
Con quella biposto parto dalla spiaggia e appena fuori dalle boe imito il compianto Avvocato e vado a giro lungo le scogliere visto che un kayak viaggia in una zona che è un pò terra di nessuno: troppo vicino agli scogli per i gommoni e troppo lontano dall'ombrellone per i pedalò. Basta tuffarsi legarsi una cima alla spalla e si va a giro anche a nuoto facendo bagni stupendi.
Con l'altra singola faccio trek nautico con campeggio libero e potete facilmente immaginare le condizioni.
A parte tutto nelle mie eresie ho avuto qualche, modesto, successo nel convertire degli spiriti liberi alla f.otografia digitale ed all'uso di canoe come garbano a me.


aaaaaaaaaa.......allora......

 

Anche se non ho la minima intenzione di fare il crociato per un n*turismo al di fuori degli schemi tento con questo articolo di tirare fuori dai cespugli, metaforici e reali, quelli che stanno rintanati nelle riserve indiane senza sapere di essere liberi come l'aria.
Non è affatto vero che quelli che affollano le zone n.udiste abbiano sempre la mentalità giusta e infatti una volta che ho portato un mio omonimo a giro con me è sempre rimasto vestito in preda a un blocco mentale per esser fuori dal loco consueto e codificato.
Questo spirito teutonico è molto diffuso e la crescita interiore (innocua perversione) che ti porta ad essere in pace con te stesso come a volte mi capita è probabilmente dovuta a una serie di circostanze fortunate e forse irripetibili.


 

Vi chiederete "e ora che si fa?" cliccando il ragno potrete vedere i dettagli oragnizzativi di un classico trek-nat da fare all'Elba e da cosa nasce cosa.

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