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anche cominciare a leggere il testo è completo e le foto arriveranno
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Devo
liberarmi dalle citazioni di Jerome Klapka Jerome ma è difficile.
Quei due libretti grigi della B.U.R. (120 L volume doppio 1953) sono tra
i pochi racconti di viaggio umoristici che conosco e mi garbano ancora
Cinque
uomini in barca
per tacer del cane
di GIOANNI
Siamo
partiti in cinque: IO,
Giovanni e il Possenti alla volta di Rab.
Lo so, avete contato tre ma a parte che come diceva mio fratello
"la matematica è l'opinione di un imbecille" non state
tenendo conto della doppia personalità mia e del Giovanni. Per
la verità avevamo tentato di lasciare l'ing. Possenti (notoriamente
il più serio e posato del gruppo) a casa per badare ai clienti
ma è voluto venire portandosi persino dietro il telefonino.
Lo so, vi manca ancora l'animale. Sono ancora io, solo
come il solito cane sciolto senza collare, ottimista e scodinzolante.
Sorana .......... i fagioli di Sorana ............Lukovo ............
Klada .............. sono nell' immaginario del bimbo di allora e del bimbetto attuale posti
di favola; dal primo provengono prelibatezze gastronomiche, dall'altro
si salpa per avventure nautiche a lungo sognate. La loro collocazione
geografica come nelle fiabe è sfumata e irrilevante per il loro
fascino. La dura e banale verità è che Sorana è un
paesino a quattro passi da Lucca mentre Lukovo è uno sputo di case
a 615 (in lettere s.e.i.c.e.n.t.o.q.u.i.n.d.i.c.i.) prosaici e brutali
chilometri da casa. Ho fatto una partenza intelligente e non faccio praticamente
code ma non oso pensare cosa sia nei giorni caldi .
I chilometri sono anche organizzati male, autostrada all'inizio e stradaccia
in fondo. Arrivo, come Forrest Gump, un pò stanchino molto tardi
nel pomeriggio. Faccio la pagaiata più corta della mia carriera
(400m compresa la ricognizione) e mi piazzo nella spiaggetta poco a destra
del porto sotto una margine con
un santo vescovo (di Lukovo) benedicente. La pulizia dell'acqua e della
spiaggia sono impressionanti, faccio amicizia con il fotografo al seguito
della spedizione e sotto la protezione del buon pastore mi metto a dormire senza montare
neppure la tenda. Evidentemente la protezione riguarda calamità
tipo fulmini, mareggiate improvvise, terremoti ma non si abbassa a fare
le funzioni dell'Autan e ,tormentato da anime di peccatori reincarnate
sotto forma di zanzare,
alle due di notte monto il telo interno della tenda e dormo tranquillo.
(ricordatevelo).
Ho portato troppa roba da vestire e d'ora in poi avrò bisogno di
un paio di pantaloncini e una maglietta solo per andare a mangiare e visitare
Rab paese. Faccio
la traversata nella più completa solitudine visto che i ferri da
stiro cominciano ad agitare il mare solo dalle 10 in poi e visito l'isola
di Goli Otok che è veramente allucinante (comincio a capire
la bora e mi volto ogni tanto per vedere se sulle cime del
Velebit si formano i famosi cirri che la preannunciano)
Nella nottata il mio fedele materassino superleggero ha esalato, anzi
per la verità scoppiato l'ultimo respiro, devo cambiare programma
e invece di andare a Grgur vado nella troppo civilizzata Rajska Plaza
per acquistare un sostituto. Il sole picchia come un maglio e comincio
a vedere la Madonna. Vagolo qua e là domandando dove posso comprarmi
l'oggetto ma il croato è croato, l'inglese è sconosciuto
e tutto il resto è tedesco-croatato. L'unico che sa un pochino
di italiano, probabilmente imparato a Roma alla sua ordinazione, è
una reincarnazione del vescovo di Lukovo che da una margine con
sul cartiglio "Informazioni Lopar" mi fornisce di indicazioni
e cartina. Con due chili di più di gommaccia da portare dietro
mi rifocillo e mi reidrato con un piattino di frittura mista e due boccali
da mezzo litro dell'ottima birra locale. L'effetto è un calcio
di mulo che mi abbatte privo di sentimenti all'ombra di una scarpata.
Trantran A mia completa insaputa ho imparato la routine per sopravvivere
in questa stagione: 1° viaggiare con calma fino a mezzogiorno
e poi cominciare a cercare da mangiare 2° mangiare e appitonarsi
fino alle quattro 3° ripartire e dalle sei sette in poi cominciare
a tener conto dei posti papabili per dormire 4° scelto il posto
aspettare che le lucertole e i ferri da stiro smammino per farsi eventualmente
qualche cosa da mangiare e attrezzarsi per la notte.
Nell'opuscolo sono citate con grande evidenza le spiagge KKK, pardon FKK,
per i naturisti. La più grande si chiama Sahara è di sabbia
finissima e con una particolarità comune direi a tutte le spiagge
dell'isola. Quando mi sono avvicinato ............ ho notato con stupore
che i plasticoni motorizzati erano ancorati ad almeno 300 m dalla riva
?!?!?!............ poi ho visto avanzare verso di me camminando sull'acqua
a una ottantina di metri dalla spiaggia Adamo Eva Caino e Abele (no fig
leaf) .............. poi mi sono arenato.
L'acqua è profonda non più di venti cm per un tratto infinito
anche se pulitissima.
La
spiaggia è popolata da famiglie nucleari, famigliole, famiglione,
famiglie allargate organizzatissime ed evidentemente contente di essere
n.ude sotto il cartello protettivo FKK-SAHARA anzi pare sentano il dovere
di resistere dalla mattina alla sera ad abbrustolirsi. Mi sento decisamente
troppo integrato ma ormai è abbastanza tardi e aspetto sentendomi di nuovo in pace
con me stesso e la natura solo quando rimaniamo quasi soli io e un pò
di ragazzi venuti per fare un foco sulla spiaggia.
Trantran anche oggi come ieri anche se appena più piacevole
di quello del lavoro: capi, punte, insenature, spiaggette (un numero infinito)
ristorante a Supertarska Draga,
dormita, ripartenza e ricerca posto notte.
Trovo subito
una spiaggetta di sassini candidi bellissima infestata da anime reincarnate
sotto forma di vespe. Ne trovo un'altra.... una ancora.... come sopra.....
idem...... con patate...... Oltretutto quelle povere anime trovavano me
e la punta del mio kayak particolarmente eccitanti seguendomi e trovandomi
anche in mare.
Essendo un omo raziocinante cerco di capire. Un corpaccio n.udo di 93
kg sudaticcio OK deve essere appetibile ma la punta?. Mi sovviene che
tra la roba da mangiare ho ancora un mezzo salame che è restato
nel gavone, nero, sotto il sole per due giorni. Ho già passato
tutti i punti di approdo e sono su un tratto di costa diritto e inospitale
con i soliti scogli a mazze ferrate alti un paio di metri con bosco retrostante
(Kalifront due km) ma finalmente vedo una insenatura con spiaggetta di
sassi a 45 gradi e una spianata. Il buon vescovo di Lukovo mi ha ancora
una volta miracolato. La spianata è priva di spuntoni con addirittura
un pochino di erba. Lego la canoa ad un albero perchè non scivoli
in acqua e sgavono i bagagli.
In effetti il salame non site ancora come direbbe JKJ di banbino morto
ma poco ci manca.
Una fetta a me e una per le vespe, una per me una per le vespe, una ....
poi mi allontano 25 m per montare la tenda.
Pole un corpaccio anche grosso paragonassi ad una serie di fette di salame
sudate e aulenti feromoni su uno scoglio ? no di corsa (No of course).
Tutte le vespe si concentrano in un'orgia sesso gastronomica degna di
un Suskind e sto da dio in uno dei più bei posti dove abbia mai rizzato la tenda.
Trantran . FKK-Kandalora il più antico luogo dei naturisti
e in effetti si respira una altra aria, più rilassata, mitteleuropea
e civile e mi concedo una birra nel chiosco più strano che abbia
mai frequentato.
Rab
è magnifica da fuori ma dentro forse per la troppa gente e per
le descrizioni decisamente esagerate dello Scotti mi delude un pò.
La costa poi è orribilmente popolata e invasa da approdi per barconi.
Migliora solo verso la fine del Barbatsky kanal dove c'è una serie
stupenda di microspiaggette da 20 mq l'una.
Trantran: uno dei posti più desolati e affascinanti che
abbia visto: il golfo di Mag paragonabile solo al Cirque de la solitude
sul GR20 in Corsica, poi una tirata fino a Lukovo, mangio, carico la macchina
e parto forse per un altro giretto su Krk.
Vedo la strada sgombra davanti a me e una ininterrotta fila di scatole
metalliche multicolori su ruote cariche di forzati evasi da Goli Otok,
pardon vacanzieri, a passo d'uomo nell'altro senso per sessanta chilometri.
Noi sei decidiamo subito e all'unanimità che non facciamo più parte
della gente accelleriamo e dandoci il cambio dopo 13 ore tra pagaia e
auto arriviamo freschi come rose a casa
Il cane è
stato smarrito intenzionalmente all'Autogrill del Cantagallo. Chi lo trovasse
può tenerselo ma attenzione che è insopportabile.
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