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Sorpresa non sono due articoli ma uno solo, ma perché scegliere tra due buoni titoli o peggio fare come l'asino di Buridano e non scrivere niente?

Avete scelto "Una disorganizzazione perfetta " non basta organizzarsi, programmare date, andare in gruppo, fare tutto bene per poi vedersi rovinare tutto dal vento e tempo infami. A volte le cose vanno meglio fatte senza preparazione. Come sostengono alcuni ottimisti anche il Creato nato casualmente dal Kaos primigenio non è poi così male.
(Libera citazione da "pensieri alcoolici" di Antonio amico di Marco - Capraia)

Avete scelto "Cattivi esempi" se non fossi una persona seria, posata, ligia alla lettera e non allospirito delle leggi e dei regolamenti e fossi invece un naturista sessantenne con l'età mentale e l'entusiasmo di un dodicenne avrei fatto quanto detto nell'articolo. Naturalmente i fatti, le persone ed i luoghi sono completamente immaginari ed anche le foto sono dei diabolici effetti digitali.

Se non mi avete ancora mandato ecco l'articolo.

Sono disperato un amico canoista espertissimo e competente di cui non farò il nome ma solo l'indirizzo andricci@libero.it (avrà poverino bisogno di consigli e conforto morale) si è preso la briga di raccogliere e analizzare le leggi ed i regolamenti in merito all'andar per mare con il kayak.
Se solo la metà di quel che temo è vero ho paura che dal suo lavoro scaturirà la necessità di vendere a prezzo stracciato le proprie imbarcazioni facendosi anche firmare una liberatoria dall'acquirente per non essere in futuro citati per danni truffa e circonvenzione di incapace. Io per il momento posso solo fornire contrassegnati con delle X dei
Cattivi esempi
di Anonimo

Carico il venerdi sera tutta l'attrezzatura e il sabato mattina alle sei dico alla moglie: "Vado a fare un giro a Talamone o forse nell'Ombrone o forse nella zona dell'Uccellina o forse in Capraia o... " X1 avuta la coniugale benedizione "Ma vai dove ... ti pare" parto. Visto che sto a Lucca almeno la direzione generale è verso sud e mi avvio. Il tempo sembra bello e decido di tentare di nuovo la Capraia su cui sono già rimasto scottato una volta quindici giorni prima. Anche stavolta a metà del canale si balla non male ed il mio umore peggiora parecchio. Molto offeso con l'addetto al tempo decido che costi quello che costi io parto lo stesso X2 . Arrivato sul porto "non" vado dalle autorità portuali a comunicare la mia temeraria intenzione di circumnavigare l'isola, "non" fornisco un piano di navigazione, "non" chiedo il meteo ufficiale, X3 ma chiedo ad un indigeno che sta armeggiando intorno ad un gozzo dall'aria seria dove potrebbero esserci degli approdi sul lato ovest dell'isola ed in quale senso girare con questo scirobeccino. X4

Vado verso nord, male che vada sono ridossato fino alla punta e poi avrò il vento a favore se devo abbandonare. Mi comincio a divertire e, cartina alla mano, X faccio tutte le cale grotte e scogli fino alla punta. Con mia sorpresa anche là non è male e con rinnovato entusiasmo proseguo.
All'altezza di punta della Manza ho una sorpresa. Vedo nell'acqua una riga tratteggiata fluorescente che indica l'inizio dell'area integrale protetta.(probabilmente è una delle mirabilie tecniche promesse dal nuovo governo) . L'area è interdetta ai natanti che devono portarsi ad un km dalla costa. Il problema è grave perchè come insegnerà andricci i kayak devono mantenersi entro un km o forse 500 m dalla costa.
Fortunatamente mi sovviene che quello su cui sono sopra è stato definito in mille modi: bananone giallo, plasticone da spiaggia, tanica, Cosa, addirittura con un anglicismo sit-on-top, ma mai, ripeto mai, è stato considerato attrezzo atto alla navigazione. Quindi per questa, spero legittima, interpretazione della legge proseguo divertendomi come un matto.X5
Sto andando troppo veloce e mi rendo conto che potrei arrivare in serata sul porto con la prospettiva di dormire in campeggio e non saper cosa fare fino alla prossima nave. Comincio allora a traccheggiare, fare bagni, guardare fondali, prendere il sole in modo da trovarmi poi a sera (povero vecchio stanco) obbligato a adattarmi ad una sistemazione di fortuna nella cala del moreto fuori punta Zenobito .X6

Come si evince dal fotomontaggio (passare il mouse sulla foto) la sistemazione è a tantissime stelle (un cielo intero) ed un incredibile accesso di poesia me la fa apprezzare totalmente nonostante i cotani della cala, la caduta massi, il fragore della risacca e le urla dei gabbiani che sfumano e si fondono in un silenzio di mare.

La mattina sul lato est in risalita non riesco a contravvenire ad alcuna legge a parte il comune senso del pudore X7 e pur divertendomi ancora parecchio a guardare i sub ecc arrivo per le 12.30 al porto ingolfato dai gitanti domenicali.

Sono un cane sciolto fuori dal branco ma dopo avere fatto il pieno di solitudine ho bisogno di calore umano. Vado al campeggio dove Marco (il padrone, grande persona) ed i suoi amici mi accolgono come un figliol prodigo, mi rifocillano e mi riducono quasi al delirio alcoolico.X8

Con l'unico rimpianto di non essere riuscito ad immortalare anche una farfalla alcoolizzata termino due giorni di una

Disoragnizzazione Perfetta
di Anonimo

Forse il momento più bello

A metà nottata, solo, n.udo come un verme, nella cala dello Zenobito, svegliato dal rumore di un masso più grosso degli altri, ma ricompensato da uno stellato clamoroso.

un eremita X9

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