Anche
allora le classi sociali contavano; chi si costruiva un tumulo o tirava su un
menir altri si contentavano di un buco già pronto sotto una roccia tiravano
su due muretti e ci ficcavano dentro il morto in posizione fetale
Ci
sono tornato 6 mesi dopo e ora la tomba è tutta ordinata e pulitina ;
la parte spezzata è messa per terra ben parallela accanto alla tomba,
la fossa è stata ripulita e tutti i muretti laterali sono ben evidenziati.
Ineccepibile dal punto di vista scientifico ma il mio senso estetico è
un pochino offeso. Spero che a spostare la pietra abbiano preso un strappo alla
schiena, però leggerissimo, non lo fanno per male.
Il
granito vecchio si consuma in un modo strano; non viene corroso dall'acqua
o dal vento dall'esterno ma da dentro, come per un malaccio. Le cavità
si sfaldano sulla parte superiore allargandosi e approfondendosi . Le forme
che si ottengono sono a volte incredibili.
La
vendo per come la so. Da noi "corbezzoli !!" è un modo di dire,
"perbacco che abbondanza" e deriva dal fatto che il corbezzolo è
un albero che verso ottobre ha contemporaneamente fiori frutti e foglie
bravi
avete azzeccato la prima faccina
questo
è in effetti il commento che avrei voluto mettere subito alla prima faccina
ma era un pò troppo serio e preferisco usarlo come pistolotto finale.
Normalmente non sopporto le classificazioni e le generalizzazioni : siamo italiani,
gente del sud, gli extracomunitari ecc; però dopo tanti anni e tanti
bordi sporchi di strade e spiagge centellinati a piedi mi sento di fare
una generalizzazione. Le persone che vanno "al" mare sono diverse
da quelle che vanno "in" mare o "in" montagna ed è
più che altro un atteggiamento mentale. Chi gira il mondo dovrebbe essere
un "non so più come definirlo: indipendente, ecosensibile, ecocompatibile,
alternativo, come ti pare, personalmente propenderei per viaggiatore e basta,
in contrapposizione a turista" (Fiamma).
salute
sono l'archivista delle foto che sono servite per questo articolo se volete
vederle grandi cliccatemi du volte ma non lamentatevi se le ingrandite tutte
della bolletta FUJI
Sono
troppo pochi gli imbecilli che vanno a piedi invece di stare ad arrostirsi al
sole e così durante la mia carriera di trekker solitario facendo quasi
tutti i sentieri citati in tutte le cartine e pubblicazioni (tenendoli anche
puliti visto il 43 1/2 di scarpe e i 90 kg di media) mi sono trovato nelle situazioni
più assurde. Uno dei casi più belli è stato quando su un
sentiero che scendeva da capo di Fonza dopo circa un'ora e mezzo mi sono trovato
a leggere sul libro "il sentiero prosegue per facili curve di livello accanto
al rudere di casa Doni fino a immettersi sulla spiaggia di Fonza" passando
attraverso una serie infinita di cespugli di rovi alti 2 metri. A volte
sono distratto e, specie in auto, mi trovo in un posto senza aver la minima
idea di come ci sono arrivato ma in questo caso sono stato riportato bruscamente
alla realtà. Sapevo di essere vicinissimo alla spiaggia ed ho provato
ad arrivare lungo la scogliera. Uno sport a cui rinuncio è però,
vista la stazza, il free-climbing e mi sono trovato bloccato da un 5° superiore.
Sono comunque uomo di notevoli risorse e così da uno scoglio a mò
di sirena ho ammaliato un pedalò e in pedalostop sono arrivato tranquillamente
via mare.
L'Elba
è bruciata tante volte in certe zone che non esiste più il bosco
ma solo un cespugliato fittissimo e degradato detto gariga che blocca e nasconde
tutto anche la zona delle colonne è ora quasi coperta e ci vorrebbe un
incendio per ripulirla. Non è uno scherzo.
Il
problema dell'organizzazione delle gite più tragico che comico. Roberto
Bertelli faceva volontariamente durante l'estate delle gite domenicali sui sentieri,
dopo averle provate varie volte per non trovarsi in difficoltà, ed aveva
addirittura un calendario con un bel numero di partecipanti. Le sue gite avevano
però un grave difetto, erano gratis. Ha dovuto smettere perchè
ci sono almeno due organizzazioni che, con molta meno esperienza, organizzano
cose molto peggiori a pagamento e non gradivano. Ci sono state alcune pressioni
per non togliere il pane di bocca a .... Ora noi facciamo funzionare la cosa
sul passa parola e si è creata esattamente la situazione in cui siamo
noi della nonassociazione "Canoe-in-mare" nei confronti di altre che
facendosi pagare possono garantire un servizio ed un'organizzazione migliori.
Per esempio il nostro giro dell'Elba non costava nulla contro le.... (cercate
i prezzi sul web).
ci
sono tornato ancora per documentare il primo restauro e ho avuto la sorpresa
che degli incredibili c.azzoni avevano fatto ancora questo raddrizzando
a metà il menir e ammonticchiando a cavolo delle pietre intorno alla
tomba
hanno
comunque raggiunto livelli inimmaginabili con il restauro della "cappella"
di un altro menir...... va bene che è un simbolo fallico ma spero che
oltre lo strappo "grave" ni sia venuta un'ernia
Avvertenze
per l'uso
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Strano non
ci sono canoe ma essendo il pagaiare uno sport dismorfico spesso cammino..
Attenzione le cartine i tempi eccetera si possono vedere cliccando il
solito ragno:
Le foto sono tante e ci vuole tempo a caricarle tutte ma potete cominciare
a leggere. Le faccine e le foto sono sensibili al passaggio del mouse
ma se volete potete leggervi le
comunque Avvertenze
per l'uso
mettete i caratteri medi su visualizzazione.
...
a volte un incendio ...
di GIOANNI
Conosco l'Elba come
le mie tasche, quando all'Elba indosso indumenti e questi le prevedono. L'isola non è ovviamente solo
mare e spiagge requisite dagli stabilimenti balneari e piene di cicche
di sigaretta ma basta allontanarsi dieci minuti a piedi da dove si parcheggia
l'auto per trovare posti imprevedibilmente belli e solitari.
Sono abbastanza contento che la maggior parte dei turisti del tipo marinosi
concentri sulle spiagge lasciandomi a disposizione tutto il resto ma appena
posso cerco di fare opera di conversione e tento di dare una mossa agli
amici. Questo racconto è diviso in due parti una alla fine di agosto
e la seconda per i morti.
S.Piero - Casa moncioni - colonne - S.Piero
Sono riuscito a schiodare alcuni amici da sotto l'ombrellone da 100.000
/ gg promettendogli una facile passeggiata naturistico culturale alle
cave delle colonne romane.
Sono un pochino bugiardo ma una volta partiti quasi tutti si sentono esploratori
e li faccio divertire. Si segue il 17 fino al vecchio mulino facilmente
riconoscibile dalla vasca di raccolta dell'acqua poi si prosegue per 300
m fino a trovare un sentierino piccolo a sinistra segnalato con i fiocchini
bianchi e rossi.
E' una cosa che non sta nè in cielo nè in terra che l'ente
parco trascuri completamente i siti archeologici infatti il sentiero è
stato tagliato a mano dai miei amici Roberto Bertelli e Romano e la manutenzione,
sempre troppo poca,
viene fatta da gente che come me si porta una roncola per levare il grosso
e non fare graffiare le gambine agli amici avvezzati male.
I
romani a S.Piero non aprivano della vere cave ma approfittavano di pareti
naturali o grossi massi per ricavare dei blocchi da lavorare poi in loco
fino a dargli la forma della colonna. Non tutte le ciambelle venivano
col buco sicchè si trovano pezzi abbandonati in ogni fase di lavorazione.
Il metodo usato era quello di tagliare una serie di trincee sulla linea
di frattura che si voleva creare, poi si inserivano cunei in legno di
pero asciutti. Bagnandoli il legno gonfia e spacca la pietra come a volte
succede con il ghiaccio. Nella foto si vede bene un blocco staccato dalla
parete dietro e con già le tracce per la lavorazione successiva
.Proseguendo
si trova un rifugio ricavato da pastori sotto un grosso, ma grosso, masso
che si sta scavando a "tafoni".Quando
organizziamo le gite io e Robertino cerchiamo sempre di movimentare la
cosa, mi ricordo ad esempio che una volta lui ordinò un temporale
proprio raggiunta la grotta che ci ospitò tutti e quindici. Questa
volta mentendo per la gola "è vicinissimo" faccio arrivare
la gente nella zona dove sono le colonne finite o spezzate nel trasporto
e poi, per non essere da meno del mio amico con il suo temporale, ho previsto
un incendio. Con il senso teatrale che mi distingue ho prima fatto apparire
delle strane nuvole e poi in un crescendo drammatico le fiamme che avanzano
divoratrici. Non è servito a niente dire che l'ncendio era sul crinale di Seccheto
una valle e mezzo lontano da noi, i trekker da ombrellone si sono dati
alla fuga ed il ritorno è stato velocissimo.
Non sta bene scherzare su un incendio che a fine agosto ha fatto davvero
paura per estensione e pericolosità però..
Seccheto - piano alle pecore - seccheto.
Non
tutto il male viene per nuocere (saggezza popolare) Sempre i soliti due
amici sapevano che nella zona bruciata esistevano degli insediamenti neolitici.
Dopo la solita ricognizione (sempre sperimentare in corpore vili, cioè
sulla propria pelle, le gite da proporre ai trekker della domenica)
hanno organizzato per i morti questa gita.
Prima
la solita colonna semilavorata, questa volta un rocchio di 6 mt abbandonato
in un orto. Poi una salita su un sentiero all'ombra di arbatrelle mature anche
troppo commestibili.( corbezzoli
arbutus unedo o come
cavolo chiamate quegli alberi con frutti rossi brignoccoluti) . Alla fine si arriva nella zona dell'incendio. Stavolta la roncola non
serve la gariga è completamente carbonizzata e stanno appena spuntando
i primi ributti.
Troviamo
immediatamente questa magnifica
tomba sopraelevata poi l'archeologa (avevamo anche l'archeologa personale)
ci ha fatto vedere un'altra tomba a tafone. Mi riservo l'impegno culturale per un'altra occasione e mi limito a girare
completamente assorbito dal fascino dell'ambiente. Il terreno nero e soffice
di cenere, il verde smeraldo delle foglie dei corbezzoli che cominciano
già a spuntare, il granito grigio delle tombe formano una combinazione
unica. Il mio fotografo ufficiale signor Fuji Finepix2400 è in piena forma
ed azzecca una inquadratura bellissima. Il menir spezzato di questa tomba
è caduto proprio dentro, la luce è perfetta e l'effetto
romantico è notevole.
... ...
Già che ci siamo proseguendo sul sentiero andiamo a mangiare più
in alto vicino ad un caprile.
Per una vista così vale forse la pena di
non stare in spiaggia.
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Solo se, a vostro
rischio e pericolo, volete entrare nel sito di GIOANNI clikkate la firma
altrimenti ,e fareste meglio, usate la freccia pag.prec di explorer.
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